Nell’Articolo 189, comma 9-bis del Codice della strada e successive modifiche, è scritto che tutti gli automobilisti che si accorgono di un animale ferito sulla strada, investito dalla propria auto o anche dall’auto di un altro conducente, hanno l’obbligo di intervenire per soccorrerlo. Si legge in particolare nel testo del Codice che “l’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subìto il danno.”
Abbiamo contattato l’attivista Lodovica Mairè Rogati, fondatrice dell’Associazione No Profit IO NON CI STO (che si occupa, tra le altre cose, anche di lotta alla violenza sulle donne) per ricordare ai lettori automobilisti che, a ridosso della stagione estiva, è importante avere bene a mente questo obbligo previsto dal Codice della strada.
“Si, è assolutamente importante ricordarsi dell’obbligo anche nel resto dell’anno. La stagione estiva è la più rischiosa per gli animali visto che ci ritroviamo migliaia di animali domestici abbandonati per strada“.
Il codice stradale in merito al mancato soccorso di animali, purtroppo, non viene ancora rispettato dalla maggior parte degli automobilisti.
“Premesso che è vergognoso che debba esistere una Legge per spingerci a soccorrere una creatura ferita, non possiamo far altro che continuare a sensibilizzare gli utenti della strada ed insegnare loro la buona educazione. Con la mia Associazione mi occupo tutto l’anno di intervenire per salvare gli animali feriti“
A proposito dell’Associazione IO NON CI STO
“La mia Associazione nasce da un profondo desiderio di cambiare le cose. Dal forte bisogno di sentirsi parte attiva in un mondo ormai quasi del tutto privo di valori, di rispetto verso il prossimo, di amore. Ho voluto trasformare il dolore vissuto sulla mia pelle e nel mio cuore in forza, e soprattutto coraggio, per provare a migliorare la vita di chi soffre, di chi subisce violenza, di chi è rimasto solo, di chi si è abbandonato alla vita smettendo di credere che le cose possano realmente cambiare. IO NON CI STO tenterà di dar voce a chi non può parlare e a chi non è mai stato ascoltato. Non ci sarà quindi una sola causa per la quale lotterò, non ci sarà un solo obiettivo ma tanti. La mia speranza è quella che IO NON CI STO diventi una grande Associazione, e quando dico ‘grande’ intendo nei gesti concreti e nelle azioni di denuncia, smuovendo una volta per tutte le coscienze di ognuno di noi.”