Salgono a nove i giorni consecutivi in cui Tokyo registra temperature massime sopra i 35 gradi. Il motivo è da ricondursi a causa dell’alta pressione che sta portando un’ondata di calore in tutto il territorio nipponico. Anche ieri, quindi, la colonnina di mercurio ha segnato 35,3 gradi a Tokyo superando difatti il record del 2015, quando temperature simili si erano verificate per otto giorni consecutivi. A causa di questa grave ondata di caldo sia le famiglie che tutte le attività produttive del Giappone sono entrate in un periodo di tre mesi di risparmio energetico, iniziato il 1 luglio. L’obiettivo di questa iniziativa, da parte del governo giapponese, è quello di scongiurare il rischio di eventuali blocchi delle forniture. Le temperature bollenti nel mese di giugno hanno aumentato notevolmente la domanda di energia ed è molto probabile che nel pieno dell’estate aumenterà ancora. Non sono stati definiti degli obiettivi di risparmio energetico ma il governo giapponese ha chiesto a tutti i cittadini di ridurre i consumi, senza però mettere a rischio la salute e le attività economiche. Il premier giapponese, Fumio Kishida, nei giorni scorsi ha dichiarato che il Giapponese deve tornare a sfruttare tutto il comparto nucleare civile per garantire delle forniture adeguate, soprattutto dopo che si stanno progressivamente abbandonando le fonti fossili. A partire dalla scorsa settimana il governo giapponese ha quindi varato un’allerta per l’utilizzo dell’energia elettrica sia a Tokyo che nelle aree limitrofe, a causa del continuo rialzo delle temperature e di problemi alla rete. Anche il Ministero dell’Economia, a riguardo, ha chiesto agli utenti della rete gestita da Tokyo Electric Power Co. di risparmiare energia elettrica il più possibile, mettendo in atto alcuni importanti accorgimenti volti a ridurre gli sprechi domestici, soprattutto nella fascia oraria 15/18. Il governo ha dato però il benestare all’utilizzo dei condizionatori, per salvaguardare la salute e ridurre il rischio di colpi di calore. Una mossa che verrà presto messa in pratica sarà quella di riattivare i reattori civili in modo da sfruttare l’energia nucleare per stabilizzare le forniture energetiche ed i prezzi. Questo perché le incertezze legate alla fornitura energetica sono state inasprite dalla guerra in Ucraina e tutto questo ha portato un rialzo dei prezzi che sarà previsto anche per i prossimi mesi. Questo è quanto pubblicato dal governo giapponese il 7 giugno, nell’edizione del libro bianco dell’energia.