Molti sono i componenti vitali per il nostro PC, ma fra queste ovviamente è presente anche la memoria RAM. Questa viene in differenti misure e prestazioni, oltre che accessoriata in tante maniere differenti. Si tratta d’un mezzo che può far mantenere il PC stabile, veloce, e soprattutto sempre pronto ad affrontare ogni tipo di scopo che gli tiriamo dietro.
Ma da qui viene ovvia anche la domanda: quanta RAM ha davvero bisogno un PC? Questo ovviamente dipende da ciò che intendete farci, ma dipende anche dal tipo di RAM, così come il modello e il tipo di sistema operativo utilizzato.
Cominciamo perciò dalle basi
Un banco di RAM ha due caratteristiche precise. La quantità e la velocità, spesso classificata dal tipo di DDR (in questo caso le più popolari sono le DDR3 e DDR4). Una memoria RAM più veloce può assicurare una trasmissione delle informazioni più rapida, permettendone così lo svuotamento immediato. Ovviamente una maggiore quantità permette di elaborare con meno rallentamenti qualcosa di complesso.
La complessità naturalmente rientra sul tipo di programma utilizzato
-Navigazione sulla rete, scrittura di documenti, uso ufficio e casalingo…viene spesso definito come un uso poco intenso.
-Navigazione molto impegnativa (con più di 20 schede aperte), videogiochi, elaborazioni video e disegni grafici…viene definito come un uso intenso.
-Tutto quello che riguarda l’elaborazione di modelli tridimensionali, l’uso di molteplici macchine virtuali, così come l’uso di tanti programmi aperti allo stesso momento…viene definito come un uso specializzato.
Per la prima categoria, solitamente, bastano 8Gb su DDR4. Questo perché i PC moderni usano delle SSD, molto veloci per stipare perciò qualche dato di troppo, e Windows 10 – il quale ha una funzione che permette di comprimere le informazioni riportate nel sistema. In genere anche 8Gb su DDR3 son sufficienti, ma ovviamente con un utilizzo più ottimizzato (solo un programma aperto per volta) e meno aggressivo. 16Gb rappresentano la comodità assoluta e che garantisce un uso prolungato nel tempo.
Per il secondo utilizzo, 16Gb sono un minimo assoluto, almeno per evitare problematiche dovute a rallentamenti per via dei numerosi programmi lasciati aperti. Che sia DDR3 o DDR4 è indifferente, anche se quest’ultimo è sempre meglio. Puntando sui 32Gb si va sulla certezza di poter usare il PC lungo gli anni senza andare incontro a particolari imprevisti.
Per il terzo utilizzo, 32Gb è il minimo, ma è fortemente incoraggiato l’uso di almeno 64Gb di DDR4. Questo è un campo nel quale un PC ha bisogno di molta memoria e molta potenza, e quindi non bisogna stare tanto a discutere sul risparmio d’un particolare componente del computer.
Ovviamente, questo discorso è approcciato sui PC muniti di Windows. Se vedete ad esempio un Chromebook con 4GB di RAM, non significa che non è capace di navigare: tutt’altro. Si tratta d’un sistema che è designato per funzionare attorno a quantitativi ridotti di RAM, come tale 4GB sono più che sufficienti.